Pasta, regina della tavola

La pasta è l'emblema del pranzo italiano, tutti la cucinano con sughi e ingredienti molto saporiti

La pasta è sicuramente la regina dei primi italiani e quando si pensa ad una pietanza per un primo si pensa spesso a un piatto ti pasta condito in vario modo a seconda dei gusti e delle tradizioni locali. Infatti in Italia basta spostarsi di pochi chilometri, da un paese a un altro, per trovare dei formati di pasta che si rifanno alla tradizione di un tempo e dei sughi per il condimento che, anche avendo gli stessi nomi, hanno spesso ingredienti o procedimenti di cottura diversi.

Ci sono poi delle paste e dei condimenti che sono diventate l'emblema dell'Italia nel mondo, e questo è dovuto sicuramente alla bontà dei piatti ma molto più probabilmente alla bravura di alcuni a commercializzarli e farli conoscere. Esempi calzanti possono essere le lasagne emiliane che sono conosciute oltre che in tutto il Paese anche all'estero; oppure il sugo alla Bolognese o il pesto Ligure. Sono indubbiamente dei piatti straordinariamente buoni ma è anche vero che ci sono altri formati di pasta che meriterebbero altrettanta attenzione e invece sono quasi sconosciuti: tipo i pizzoccheri valtellinesi (fatti fra l'altro con grano saraceno) oppure i malloreddas sardi, o ancora le orecchiette e gli strascinati originari della Puglia e della Basilicata, che solo negli ultimi anni hanno superato i confini regionali e iniziano a vedersi nei grandi centri commerciali, ma di sicuro sono praticamente sconosciuti all'estero.
Una delle motivazioni sociologiche che ha permesso di conoscere i nostri prodotti fuori dai confini nazionali è stata la forte emigrazione del dopoguerra, quando tantissimi italiani hanno preso la via del Nord Europa o dell'America. Queste persone nei luoghi di approdo cercavano di incontrarsi e costituire dei circoli per mantenere vive le tradizioni della propria terra, per cercare di conservare più vivo il ricordo delle proprie case. Ed è per questo che molti piatti della nostra tradizione si sono poi diffusi come la pizza o come appunto le lasagne.

Ma dopo il boom degli anni '70 e '80 quando pareva che tutto dovesse dipendere dalla grande distribuzione con la chiusura di tanti piccoli esercizi commerciali che non reggevano la competizione dei prezzi, negli ultimi anni c'è stato una sorta di ritorno alla terra, con delle scelte biologiche che avvicinano molto di più le persone ai sapori locali. Ed è per questo che sono nati e si sono sviluppati molti piccoli negozi dove si preservano le tradizioni locali e si pensa di più alla qualità, al gusto e all'ecologia (con i prodotti a chilometro zero), che non al prezzo.
Oltre al fiorire di queste nuove attività, assistiamo anche a un ritrovato interesse, anche da parte dei giovani, per sagre e fiere locali che cercano di mantenere viva la memoria di tradizioni e ricette locali offrendo un motivo di confronto sul territorio. Infatti nei mesi che vanno dalla primavera all'autunno è tutto un fiorire di feste rionali, sagre e fiere dove si possono assaggiare piatti che ormai parevano caduti nel dimenticatoio da molti anni a causa di una standardizzazione e una globalizzazione voluta dai grandi centri commerciali che vendono gli stessi identici prodotti da nord a sud in tutto il Paese.
Resta il fatto che, qualunque sia il formato e comunque sia condita, la pasta è un po' l'emblema della cucina italiana e caratterizza ancora oggi il primo piatto per eccellenza nella maggior parte delle case del nostro Paese.